Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983
Qual è questa via senza fine che all'alba è sì tremula d'ali? chi chiamano le canapine coi lunghi lor gemiti uguali? Tra i rami giallicci del moro chi squilla il suo tinnulo invito? chi svolge dal cielo i gomitoli d'oro? [ ... ] La via ferrata è via terrestre e «celeste», «aerea». Il ferro dei binari di lontano brilla. Nelle rime delle due terzine, organizzate - come dice Agosti - in un «preciso sistema» timbrico, è sempre presente la liquida /1/, scem pia o geminata. Il palindromo riguarda l'ordito dei pali, che posano, come sugli argini PAscono le vacche, tuttavia sembrano confitti nel cielo, pallido del pallore cosmico in cui vaniscono le anime dei Poemi di Ate (Conviviali), ma PeRLA non manca di «BRiLLAre». Nella maglia liqui da ha precipuo carattere QUAL, adatto altrove (L'ultimo viaggio, XIV Il pitocco, nei Conviviali) a rendere con QUAndo il canto di QUErule e QUErule ranelle / per u n'ACQUAta, QUAndo · ancor c'è il sole, bella gara con O vidio. Sotto ictus di 1•, par che arruffi, «in una sorta di enjambement» (Agosti), pali, dove /1/ è in tempo debole. Non è certo il primo qual che s'inalberi nella grande poe sia italiana: relativo o correlativo, più che interrogativo, funziona con memorabile slancio in più d'un luogo dan tesco e petrarchesco, sollevato, «alato», per AL in arsi. Ne ricordo subito due, che mi paiono straordinari: il pri mo è un DAL QUAL e scocca negli stupendi versi di Purg. II 13ss per annunciare l'arrivo, con bianchi che poi sono ali, dell'angelo; il secondo è nel son. CLXXX del Canzo niere petrarchesco (del Po), tanto lodato da De Sanctis e Contini: s'impenna al v. 5 ed è preceduto e seguito da discretissimo battere liquido-aperto, consono allo spirito 139
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