Il piccolo Hans - anno X - n. 40 - ottobre-dicembre 1983

alTRo annunzia TRA gli alberi la SQUILLA del picchio verde. La mano che raggiunge il sottobosco e TRApunge la TRAMA del cuore con le punte dello STRAME, è quella che MATURA incubi d'oro [.. . ] Allevatore un po' fissato di parole privilegiate, Pascoli punta anche troppo sugli effetti fonosimbolici ottenuti mediante concorsi allitterativi, omofonie ecc.; le trascor­ renti figure mimologiche, o propriamente onomatopeiche, possono, con la suggestività immancabile, generare non poca confusione e rimettere a nudo le cosiddette tare originarie della lingua; c'è insomma un Pascoli insinuante ma lontano dalla poesia che dà «un senso più puro alle parole della tribù» 6 • Dacché, per _ esempio, sentiamo TRA il sonno alto del campo / passar con chiaro TINTINNIO la ceTRA / di cui TENTava il pio canTOR le CORde; / menTRe i cavalli sospendean, FRemendo, / · di diRompeRe il bianco ORzo e la spelta [si confronti con digradano in fuggente ORdine i pali] (La cetra d'Achille VII), e maGRE manze mangiare, soffiar nella GREppia, tirar fuori dalla RASTRELLIERA una boccata D'ERBA; / D'ERBA lupina... (Il ciocco I), non occorre un raro candore per afferrare nella Via ferràta il secco e netto rumore che fan le vacche strappando l'erba. Manca questa parola, ripetuta con -tanto gusto, ma ARPA non è meno ingorda, meno scabra; c'è insomma di che saziarsi: TRA gli AR-, TRAN-, BRuna, feRRATa, BRilla, PERia (nella canz. CCCXXV la rima con perla s'intreccia a quella con ebra), DRitti, TRAma, diGRAdano, ORdine, CResce, ARPA. Nella penultima lirica della stessa Ultima passeggiata (Ti chiama), si va da BRuna e BRama 134

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