Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983

nelle identificazioni. A forza di cedere, in misura maggiore o minore, a queste identificazioni, noi finiremmo per con­ siderare il capo come il personaggio carismatico, l'uomo che ci vuole, e, infine, il Salvatore. Ma Freud ha mostrato molto bene che non è così: è nelle società molto strut­ turate, molto gerarchizzate, che viene fuori il capo, per esempio la Chiesa e l'Esercito. L'uomo che ci vuole, il capo, è quello che viene espresso da una potente gerar- · chia. Per cui un papa può morire ad essere sostituito da un altro. {Jn generale può essere ucciso: verrà sosti­ tuito da un altro. La folla di volta in volta si lamenta e piange, poi si rallegra e spera! E questo sebbene non sappia nulla, o quasi, del capo scomparso così come del nuovo. Certo voi penserete che questi sono fatti un po' ana­ cronistici, che appartengono alla storia, oppure fatti margi­ nali che riguardano gruppi isolati della società contem­ poranea. Oggi non vi sono forse delle elezioni per convin­ cerci che il capo è quello che abbiamo scelto? Bisogna tuttavia porsi alcune domande: quanto ha pesato nella percentuale dei voti ottenuti da Mitterrand il fatto di aver affidato la campagna elettorale a un ottimo pubblicitario? Inoltre, che cosa pensate del fatto che Nixon, dopo uno scacco particolarmente cocente, ha iniziato una psicoana­ lisi perché la sua immagine figurasse meglio alla televi­ sione? Si capisce bene, in simili condizioni, che cosa possa essere un attore professionista che dirige il più grande stato democratico del mondo. Quando si vota ci si identifica al proprio candidato... ma press'a poco come ci si identifica al cavallo quando si gioca alle corse, o alla squadra di calcio della . città dove si abita. Eppoi preferibilmente ci si identifica a quel­ lo che abbiamo motivo di credere sarà il vincitore. Infine, dopo le elezioni, ci si identifica allo Stato e alla Ragion di Stato; ed è così che la sinistra, in Francia, ha potuto 11

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