Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983

territorialità dell'ospedale, disegnano un luogo investito dall'interrogazione sulla follia. Una domanda come sintomo Non esiste luogo, neppure il compimento di un'attività scientifica... o psicoanalitica che non possa essere consi­ derato eventualmente un sintomo 6 • Una domanda viene rivolta alla psicoanalisi dalla pras­ si territoriale: di apportarle uno statuto teorico oppure di inserirsi quale tecnica di cura della malattia mentale. In molti casi a questa domanda è data una risposta di psicoanalisi applicata, nella convinzione che oggi non sia più possibile fare della psichiatria senza psicoanalisi 7 • Un rovesciamento di questa affermazione consente di chiedersi cosa voglia dire fare della psichiatria con la psicoanalisi. Fin dagli Studi sull'isteria, la clinica psicoa­ nalitica si delinea a partire dal .luogo in cui si arresta la clinica medica: cioè il luogo delle manifestazioni tra­ sferali 8 • È la distanza che intercorre tra il sintomo enuresi per il ginecologo e lo «scorrere della pipì o dell'inchiostro» per l'ascolto psicoanalitico. Senza questa distinzione, che Lacan matematizza nei quattro discorsi (Il rovescio della psicoanalisi), fare della psichiatria con la psicoanalisi consiste in una re-iscrizione del discorso psicoanalitico nella pratica medica, sostitu­ zione di una specializzazione: la psichiatria, con un'altra: la psicoanalisi, mentre il discorso del màitre, discorso della medicina, è contrapponibile alla psicoanalisi soltan­ to in quanto psicoanalisi al rovescio. Rimane tra discorso del maitre e discorso universitario la posizione di colui che, nei confronti dell'interrogazione istituzionale sulla psicosi, si «rende conto delle possibilità dell'Io del malato, si pone non tanto (soltanto a volte) 80

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