Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983
come una precisa detrazione: il melodramma d'azione vie ne sottratto proprio là dove è posta la premessa che esiste e sta per compiersi, nel momento stesso in cui se ne crea l'attesa. Un'altra forma di comico spesso usata da Petrolini è lo smascheramento; stando alla definizione che ne dà Freud: «lo smascheramento è effettuabile solo quando qualcuno ha usurpato con un'impostura dignità e autorità che in realtà gli dovrebbero venire tolte», lo smaschera mento è dunque come una copia al negativo della parodia dove ancora una volta avviene una detrazione ma su un contesto che è contrario a quello della parodia. Comico di smascheramento sono la Serenata pedestre, Ma l'amor mio non muore, anche il Cyrano de Bergerac in quanto smaschera quella che è soltanto la storia di una donna che ha due amanti. E così tornando a Gastone, vediamo che in realtà qui si tratta piuttosto di un comico di sma scheramento che non di una parodia. Gastone, e assieme con lui anche Giggi er bullo, non sono personaggi elevati, vengono dalla strada, ma si autodefiniscono come «eleva ti»: la pretesa mondanità di Gastone, la pretesa feroce delinquenza di Giggi er bullo sono date èome forme di elevazione, e Petrolini li smaschera in questo. Di nuovo abbiamo il meccanismo riscontrato più volte: viene posta la premessa all'unico scopo di smontarla, di distruggerla. Petrolini li smaschera, mentre ne descrive la maschera, l'abito sociale che pretendono quotidianamente di soste nere. C'è una simultaneità tra apparente e reale, oggettivo e soggettivo. I personaggi che sono portati sulla scena inciampano continuamente nello strascico, si imbrigliano tra i nastri, i cordoncini, le piume e le penne di struzzo di un abito sociale che si ostinano a tenersi stretto ad dosso. In questo inciampare, in questo istante particolare, nasce il comico. Gastone, in più, si compiace di inciam pare. Possiamo osservare per inciso che in questo partico- 42
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