Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983
In questo Luigi II non fu un cattivo pazzo, così come non fu un cattivo Re. Se fosse stato «normale», avrebbe imboccato la strada che hanno preso i re di tutte le Corti d'Europa, raggiungendo così i nuovi re, quelli dello spet tacolo, dell'industria o della finanza. Non avrebbe imma ginato castelli se non sul modello d'un villino di periferia, anche se più in grande. Avrebbe avuto solo una vita ba nale, anche se più dispendiosa. Avrebbe capito che un re, oggi, deve riconvertirsi in termini pubblicitari e diven tare un play-boy per riviste. Esagero, senza dubbio, ma mica tanto. E se mi sbaglio, è solo di mezzo secolo - e sarebbe proprio il caso di chiedersi in che senso: ...il re modello, a quell'epoca, era Luigi Filippo, il re borghese che sarebbe stato così adatto per i borghesi di Monaco. Però, se fosse stato così, che tristezza in quest'universo di gente tetra! Jean Clavreul (trad. dal francese di Paolo Bollini) 35
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