Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983
dalla lancinante essenzialità con cui la parola trasfigura l'oggetto. Giustificare poi questa pretesa «ambiguità» dicendo che la «poesia di Trakl vive nella luce incerta del «Dammern» significa non cogliere in pieno la certezza destinale del crepuscolo che la poesia non può non dire. Non parlerei di una parola inadeguata a nominare il si lenzio, ma di una parola tragicamente pronunciata . a partire da esso: solo così la sospensione esce dall'incertezza del non-ancora per di- venire il già-stato, lo strappo insuturabile del destino. 4 Così nel Diario Wittgenstein scriveva: · «Ficker mi ha mandato poesie del povero Trakl, che io ritengo geniali, sebbene non le ca pisca», e in una lettera a Ficker diceva: «io non le capisco, ma il loro tono mi rende felice». 5 Trakl G., Le poesie, cit., pag. 281. 6 Ibidem. 7 Questo rovesciamento è ben presente nel Canto del dipartito, dove lo Abgeschiedenen, che ha percorso fino in fondo il destino di Abendland, può «riposare da spinoso cammino» e «dimorare nel l'animato azzurro della notte». 8 Trakl G., Le poesie, cit., pag. 229. Significativo questo irrompere del sole dall'abisso; spesso in Trakl dalle ceneri della morte si solleva una nuova aurora, «la bellezza di una stirpe che rimpatria» (Rive lazione e caduta, pag. 309), oppure: «E la bianca voce mi disse: ucciditi! Sospirando si levò in me l'ombra di un fanciullo e mi guardò raggiante da occhi cristallini, così che piangendo mi accasciai sotto gli alberi, l'immensa volta stellare» (pag. 313). 9 Heidegger M., Il linguaggio della poesia. Il luogo del poema di Georg Trakl, in In cammino verso il linguaggio, cit., pag. 55. 1 ° Cf r . Schiavoni G., Sui rapporti Trakl-Heidegger, cit., pag. 383. 11 Palmier J.M., Situation de Georg Trakl, cit., pag. 493. 12 Ibidem. 13 Cacciari M., Dallo Steinhof, cit., pag. 143. 14 Cfr . Celan P., Ansprache, in Ausgewahlte Gedichte, a cura di Alleman B., Frankfurt/M. 1975, pag. 128: «Le poesie (...) si dirigono verso qualcosa. Verso cosa? Verso un che di aperto, di occupabile, magari verso un tu cui si possa rivolgere la parola». 15 Cfr. Trakl G., Le poesie, cit., pag. 7. 16 Cfr. Heidegger M., op. cit., «Il non nato custodisce e serba la quiete della fanciullezza per il futuro risveglio del genere umano» (pag. 59); «Della dipartenza fa parte il mattino della fanciullezza più quieta» (pag. 61); «Lo spirito così inteso è nella duplice possi bilità della mitezza e della distruzione. La mitezza non sopprime quell'estasi fiammeggiante, ma la serba raccolta nella quiete dell'a micizia» (p. 63). 17 Cfr. Enzensberger H.M., Einzelheinten, Frankfurt/M., 1962, pag. 353. 18 «Il sospiro degli amanti alita nei rami / e là si sfanno la madre e il figlio» (pag. 71). 100
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=