Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983

senza però rimanervi impigliato, strappandosi ad esse con rara determinazione. Se si pensa a Egon Schiele, alle sue figure morte e immobili, alle madri scavate nella marmo­ rea fissità della morte, non si può non pensare al verso più cupo e inquietante della poesia trakliana: «e là si sfanno la madre e il figlio» 18 • Ma quanta distanza, quanta lontananza da un evento che bisogna sfiorare senza ade­ rirvi, perché destino della poesia è trascorrere, dirigersi oltre il luogo dove lo sfacimento è compiuto, verso il tempo a venire dei «nipoti non nati». Robero Carifi NOTE 1 Di Giaime Pintor vanno ricordate le liriche tradotte nel '39 su «Campo di Marte» e «Corrente di vita giovanile» (An den Knaben Elis, Kindheit) e le tre comparse nel '40 su «La Ruota» (Hohemburg, Abendlied, Im Fruhling). La traduzione di Leone Traverso comparve nel '49, con il titolo Poesie, nelle edizioni Cederna. Due sono le versioni di Ida Porena: Opere poetiche, Edizioni dell'Ateneo, Roma 1963; Poesie, Einaudi, Torino 1979. È opportuno, inoltre, ricordare la versione di Er.vino Pocar comparsa nel '74, con il titolo Poesie, nelle edizioni Rizzoli. 2 Decisivo, per una comprensione del «luogo» della poesia trak­ liana, è il saggio di M. Heidegger, Georg Trakl. Eine Erorterung seines Gedichtes, in «Merkur» n. 3, 1953, disponibile in italiano in: M. Heidegger, In cammino verso il linguaggio, Mursia, Milano 1974. Tra i più recenti studi italiani è opportuno ricordare: M. Cacciari, La Vienna di Wittgenstein, in «Nuova Corrente» 72/73, 1977; M. Cac­ ciari, Dallo Steinhof, Adelphi, Milano 1980; Giulio Schiavoni, Sui rapporti Trakl-Heidegger: l'inarrestabile fuga dell'anima senza cam­ mino, in «Nuova Corrente» 76/77, 1978; il numero 9/10 della rivista «Niebo», interamente dedicato a Trakl con traduzioni ed interventi teorici. Di notevole utilità, pr il rigore analitico e la ricchezza dei temi, è il saggio di J.M. Palmier, Situation de Georg Trakl, Belfond, Paris 1972. 3 Parlare di «ambiguità del testo», come fanno i curatori della presente edizione, mi sembra quantomeno discutibile. La difficoltà del testo trakliano dipende, piuttosto, dalla sua spasmodica esattezza, 199

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