Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983

riverberare sul dato biologico della malattia echi e sug­ gestioni colte, inducendo nel lettore la disposizione a per­ cepire l'uno attraverso l'altro l'umor patologico e quello letterario. E pateticamente richiamandosi alla natura non metaforizzabile della malattia, a un suo supposto ostinato darsi come grado zero dell'esperienza di se stessi come ·corpo, l'autore dell'articolo confermava l'utilizzabilità di Malattia come metafora su un duplice versante di lettura: professionale e saggistico, o più genericamente esistenzia­ le). Ma di Sotto il segno di Saturno mi colpisce un tratto più interno, e direi più essenziale, rispetto a quelli che ho indicato fin qui: non solo chi lo scrive si pone inte­ ramente sotto la protezione di quel segno; non solo ne scopre dominati i personaggi di cui tratta - né sarebbe questa una novità: lo studio di Rudolf e Margot Wittkower per esempio (Nati sotto Saturno, 1963; Einaudi 1968), do­ cumenta esaurientemente come fin dal Rinascimento fos­ se diffusà nel pubblico e nei committenti la convinzione dell'ascendente saturnino degli artisti, in quel caso pittori e scultori. Più radicalmente, il libro di Susan Sontag mi appare attraversato da un'interrogazione stil nesso possi­ bile tra l'esistenza empirico-biogafica degli autori presi in esame, il loro essere inequivocabilmente stati corpi presenti, e quel particolare prolungamento o estroflessio­ ne dell'esistente che ci appare come la loro «opera». Ora, la qualità genu�namente saturnina di questo metodo si rivela nella tendenza, esplicita in ogni singolo saggio, a rispondere a questa interrogazione facendola attraversare dal piano della materia pura: con la lettura e interpreta­ zione di un presunto ritratto d'artista - ritratto fotografico si direbbe - che chi scrive ha cura ogni volta di lasciar intuire come motivazione diretta, ancorché segreta, e pre­ supposta dal proprio scrivere. Si capisce in questa chiave perché il saggio su Walter Benjamin sia stato eletto a rappresentare l'intera raccolta, 194

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=