Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983

scindendo mai, secondo Ruskin, dal valore di cui è neces­ sariamente espressione, è sempre anche un'etica. Di que­ sto fondamentale chiasmo è in definitiva metafora il «Go­ tico», con buona pace della critica positiva che discerne etica ed estetica come il giorno e la notte. In una sua osservazione riguardo a Ruskin l'amorosa intelligenza di Proust coglie il problema nella sua chiarità: «Le dottrine che egli professava erano dottrine morali e non dottrine estetiche, e tuttavia egli le sceglieva per la loro bellezza». Ma del fervido rapporto che Proust intrat­ tiene con Ruskin, ancora in buona parte inesplorato, per quanto denso di feconde implicazioni inerenti la creazione letteraria e la sua «metÒdologia», parleremo semmai un'al­ tra volta. CHRISTOPHER LASCH La cultura del narcisismo Milano, Bompiani, 1981 Fabrizio Elefante Alla maniera di un Wright Mills o di un Veblen, l'au­ tore affonda le sue considerazioni critiche su tutto il tes­ suto istituzionale della società d'oltreoceano. Famiglia, scuola, cultura; politica, mezzi di comunicazione di massa, istituzioni sanitarie e terapeutiche; sports e giochi, rap­ porti tra i sessi; !organizzazione burocratica imprendito­ riale, la morale e la religione vengono coinvolti in una passerella di considerazioni assai pungenti, all'interno del­ le quali non mancano mai i riferimenti ad un passato, che seppur giocato all'insegna dell'individualismo, consi­ derava saldi ì valori della collaborazione sociale, della 178

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