Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983

Quando Freud ci spiega il valore strutturante che ha la teoria sessuale fallica, differenzia due momenti all'in­ terno della contraddizione tra percezione aspettata e per­ cezione mancante: momento uno: «credono di vedere» e momento due: «cercano di appianare la contraddizione... col pensiero» 27 • Il primo ha a che fare con l'allucinazione. Il secondo con la speculazione. Il primo coinvolge la sfera della percezione, il polo percettivo dell'apparato psichico, nel quale viene a presentarsi un'immagine sensoriale co­ me nel sogno. Il secondo assomiglia al sogno raccontato, e cioè al momento della elaborazione secondaria. La dif­ ferenza tra sogno e feticcio - tra lavoro onirico e lavoro perverso - forse sta proprio nella elaborazione secondaria: è il sogno raccontato, a parole, che ricolloca il proprio sogno all'interno dell'apparato, gli dà un posto, e ri-ordina la posizione del soggetto sognante - immaginario e reale risultano definiti dal simbolico - mentre il feticcio resta ancora nel reale, non è del tutto psichico. Forse analizzare un feticcio sarebbe dargli elaborazione secondaria che lo riporti all'interno della corrente di significato, strappan­ dolo alla pura qualità sensoriale; trasformandolo in un sogno che magari parafrasi il... «ho visto la mamma tutta nuda in camicia che faceva vedere il fapipì»... di Hans. Lizardo Hugo Mdrquez NOTE 1 Freud S., Opere, voi. 4, Tre Saggi sulla teoria sessuale, Torino, Boringhieri, p. 473. 2 lvi, p. 474. 3 lvi, p. 467. 4 Ivi, p. 474. 5 lvi, p. 483. 6 Ivi, p. 476. 167

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