Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983

bentri alcun altro tipo di soddisfacimento sessuale e la persona rimanga in stato di astinenza e non riesca a su­ blimare la propria libido, ossia a far deviare l'eccitamento sessuale indirizzandolo verso una meta più elevata, si dà allora la condizione perché la fantasia inconscia sia rav­ vivata, proliferi e, almeno per quanto riguarda una parte del suo contenuto, si imponga, con tutta la forza del bi­ sogno amoroso, sotto forma di sintomo patologico» 10• «L'esame della storia dei pazienti isterici mostra che l'attacco isterico è destinato a sostituire un soddisfacimen­ to autoerotico praticato in passato e poi abbandonato...» «L'anamnesi del malato mostra i seguenti stadi: a) sod­ disfacimento autoerotico senza contenuto rappresentativo; b) lo stesso, collegato a una fantasia che sfocia nell'atto di soddisfacimento; c) rinuncia all'atto, con mantenimento della fantasia; d) rimozione di questa fantasia, la quale poi s'impone nell'attacco isterico, sia immutata, sia mo­ dificata e adattata a nuove impressioni vitali; ed e) la fantasia ripristina eventualmente l'atto del soddisfacimen­ to ad essa attinente e apparentemente tralasciato. Questo è un ciclo tipico di attività sessuale infantile: rimozione - insuccesso della rimozione - ritorno del rimosso» 11 • ·Questo ciclo di stadi può venir diviso in due sottocicli u­ niti e separati da una saldatura. La prima parte del ciclo, o sottociclo primo è costituita dal soddisfacimento autoe­ rotico senza contenuto rappresentativo. La seconda parte del ciclo o sottociclo secondo è costituita da una fantasia e le sue vicissitudini. In mezzo, ci sta la saldatura. La stessa saldatura che possiamo rintracciare nei Tre Saggi, e che collega contingentemente la pulsione sessuale a un oggetto 12 • Affermiamo ancora una volta come nel di­ scorso sulla pulsione sessuale, ciò che non c'è è un oggetto ad essa pertinente, innatamente destinatole, bensì come la pulsione sessuale raggiunga il soddisfacimento saldan­ dosi a un oggetto immaginario che le serve da supporto. Questa struttura teorica da Freud rilevata come un 156

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