Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983

nel nitore pertinace e mite con cui la scrittura esclude o spegne la voce nelle forme e nelle scansioni di un canto pensato, nominato, invocato, come se non potesse che ci­ mentarsi in una delucidazione del suo proprio segno, nella nudità della traccia e del solco. Gioco e stile incisivi, es­ senziali della memoria _ letteraria, austera grazia e nudità del segno, in questi testi, si ricevono come dono trasparen­ za patimento del nostro tempo, e al tempo si consegnano, alla sua presenza, alla sua immutabile minaccia: a tergo il cavaliere siede e divora. 1. A Cherubino Forse analogie naturali danzano la gioia forse scolorita la noia dell'inganno vanno le ipotesi d'amore. Forse bastava una lama per trinciare pensieri futilità, e darci in un fusorio incontro compattezza temperatura brama. Le sorti della guerra sono incerte. Italo Viola] 145

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