Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983
stacco da essi sia ciò che in analisi è in gioco, se l'analista riesce a rimanere abbastanza disincantato davanti a que sta evidenza scopre allora improvvisamente su di sé la figura del nonno, non più il nonno del passato ma un nonno in avanti, un Faraone dopo: ecco come cambia la scena giacché, come per Mosè, a quel punto, «tutti i suoi nemici sono morti» e Mosè può varcare il confine del territorio. Non a caso dunque la risposta alla situazione edipica che si accompagna alla domanda angosciosa riguardo al l'identità sfocia in ciò che è per eccellenza una topografia. È a questo punto che il secondo problema trova la sua collocazione. E parliamo di ciò che proprio nella fobia confluisce con l'altro elemento, quello dell'Edipo: la dif ferenza sessuale. Indubbiamente queste determinazioni topologiche cor rispondono alle determinazioni di una configurazione spa ziale, che può essere la determinazione del territorio per gli animali, o le configurazioni che l'apparato psichico va producendo a sua immagine e somiglianza. Non solo nelle grandi configurazioni topologiche . che stiamo sco prendo all'origine della nevrosi, ma anche in quelle pro duzioni per esempio che sono i sogni. Ricordiamo come anche là dove sorge nei sogni l'identità tra feci e denaro, ciò che conta sono invece l'identificazione del luogo e il riconoscimento dell'origine - contadina nel caso di cui parliamo 2 - del soggetto. È altrettanto vero che nella fobia, in questa configu razione topologica, topografica quasi, sembrano porsi del le domande riguardo alla differenza sessuale. Differenza che l'inconscio sembra non cogliere. Per questo quando Hans sogna la madre, la sogna «tutta nuda in camicia» e sembra scorgere nella sorella la realizzazione di un mi naccioso destino che lo riguarda. Al momento di vuoto della fobia riguardo a questa domanda sulla differenza sessuale, la risposta della nevro- 9
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