Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983

semplicemente univoca o polisemica. E infatti, se l'anti­ frasi, procedimento costante in Villon, fa parte della sua strategia, occorre tuttavia notare che essa non è mai se­ parabile dal ritmo d'insieme, governato interamente dalla permutazione dei segni. Ed è questa la ragione per cui se l'antifrasi, per esempio, lascia intendere il contrario del suo enunziato, il contraddire che a sua volta l'attra­ versa diventa l'antifrasi dell'antifrasi, forza sovversiva la cui punta irraggiungibile ma distruttrice intacca e desta­ bilizza ogni certezza di un senso contrario, per ridurlo allo stesso senso dell'altro nel gioco della stadera, e senza che, in ultima analisi, si possa sapere a quale senso bi­ sogna attenersi 14 • Il senso e i referenti che Villon mette in scena non saranno mai altro che effetti di sembianza, la cui verità, situata nel ritmo, non si lascia cogliere - e ancor meno rappresentare - in termini di sapere. Essa non emerge che per folgorazione tra le articolazioni o nello scintillio delle parole e dei nomi che ne moltiplicano, e ne frammentano, i significati. Abbiamo detto che la frattura che segna il Lais vuo­ l'essere una rottura decisiva con la retorica di la fin'amor, rinchiusa in se stessa e tanto più affascinante in quanto, divenuta sterile, ma sempre più abilmente esercitata nella sottigliezza dei suoi codici e delle sue favole, conserva tuttavia il suo potere di meravigliare: cherme _felon, ypo­ crite douceur (T. 946 e 43), come dice Villon evocando il ricordo di questa Dama nel Testamento. Egli non ab· bandonerà perciò con facilità questa prigione del linguag­ gio amoroso il cui incantesimo lo affascina, ma dove tut­ tavia nulla più è possibile trovare, nulla che sia rinnovato nelle sorprese dell'invenzione che esige la rifusione di un altro linguaggio. A conclusione di queste prime considerazioni si impo­ ne un'altra osservazione, che permette di cogliere meglio la fragilità delle divergenze sottolineate nelle due opere. La parola departir, che chiude il Testamento: 64

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