Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983
Che cosa c'era una volta? Due problemi per la psicoanalisi. Qui si ventila accanto all'origine dell'Edipo individuata nell'origine regale del re, quello che siamo andati rilevando in questi anni: l'in nesto di qualcosa di artificiale fino dall'origine che ave vamo chiamato per �sempio protesi. Ma vediamo come ci si arriva. Sembra che alla domanda: di chi sono figlio, cioè al riconoscimento del padre, la risposta sia quella della fo bia. Si tratterebbe di superare felicemente lo scoglio di un amore eccessivo per il padre e per la madre. Ma più che di un superare, espressione che avvia verso un com pimento, una maturazione, si tratta forse di un oltrepas sare. E due sono infatti i riferimenti che troviamo in Freud a questo riguardo. Se da un lato c'è Edipo che passa da Corinto a Tebe, dall'altro c'è Mosè che, da un'oscura fa miglia levita lungo le acque del fiume giunge alla figlia del Faraone che lo alleverà come figliolo. Figlio della figlia del Faraone, Mosè dovrà a sua volta risalire la cor rente fino a trovarsi faccia a faccia con il re. Questo re però non sarà suo nonno, cioè il padre della figlia del Faraone che lo ha adottato, ma la successiva generazione di Faraoni, ed ecco Mos� trovarsi, a proposito delle caselle genealogiche nella stessa labile e slittante posizione che avevamo altrove sottolineato per Edipo 1 • L'Edipo, dunque, che ci presenta Freud non ha tanto a che fare con i sentimenti e gli affetti ma con strutture di · parentela abbastanza articolate e con posizioni diffe renti che il rapporto viene ad assumere, posizioni in senso strettamente topologico, come gli stessi tragitti raffigurati in questi due modelli, di Edipo e di Mosè, ci rappresen tano chiaramente. Questo modo dell'oltrepassare lo si scopre quando im mersi nella· più completa evidenza di un esasperato attac camento al padre o alla madre, quando sembra che lì debba andare tutta l'attenzione dell'analista, e che il di- 8
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