Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983

essere, nel fare quest'appello furioso, un essere donato alla natura nella sua operazione omicida da cui -rinascono sempre delle forme, cosa fa dunque se · non vedere la sua impotenza a esser nient'altro che lo strumento di questo godimento divino? Questo è il Sade teorico. Perché teorico? Mi rimarrà forse il tempo di dirvelo negli ultimi minuti, come faccio di solito. Il praticante, è un'altra cosa. Il praticante, come sapete da un certo numero di storie di cui pure daltronde ab­ biamo la testimonianza della sua penna, il praticante è semplicemente masochista. È la sola posizione astuta e pratica quando si tratta del godimento, giacché esaurirsi per esser lo strumento di Dio è logorante. Il masochist�, lui, è un delicàto umorista, non ha bisogno di Dio per questo: il suo lacché gli basta. Prende piede nel godere, in limiti daltronde saggi, naturalmente, e come ogni buon masochista - il che si vede, basta leggerli - ebbene si diverte un mondo. - Allora perché diavolo Sade è teorico? Perché questo anelito spossante, _ dato che. è completamente fuori dalla portata della sua mano, ed è scritto designato come tale: queste particelle dove se ne vanno dei frammenti di vita, disjecta, dilaniati, smembrati dopo i più straordinari atti immaginati bisognerebbe veramente colpirle con una se­ conda morte per venirne a capo. Ma alla portata di chi sarebbe? Naturalmente alla nostra. Ho enunciato questo da molto tempo a proposito di Antigone. Solamente, io sono psicoanalista e posso accorgermi che la seconda mor­ te è prima della prima e non dopo come sogna Sade. Sade è teorico, e perché? Perché ama la verità. Non che voglia salvarla; l'ama. Quel che prova che l'ama è questo: che la rifiuta, che non ha l'aria d'accorgersi che a decre­ tare morto questo Dio lo esalta, che testimonia per lui questo, che lui, Sade non arriva al godimerito che tramite i mezzucci di cui parlavo poco fa. Cosa può significare il fatto che amando la verità si cade in un sistema così 55