Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983

è, anche nel nostro contesto, di facile accesso, Come certi uccelli del tipo di quelli di cui mi si parlava quand'ero piccolo, come certi uccelli, son cose che non si acchiap­ pano che a metterci del sale sulla coda. Certo non è facile. Il mio primo libro di lettura aveva come testo iniziale una storia che s'intitolava, ed era vero, di questo si par­ lava, Storia di una metà di pollo. Non è un uccello più facile degli altri da acchiappare, quando la condizione è di mettergli del sale sulla coda. Dopotutto, quel che io insegno da quando articolo qualcosa della psicoanalisi potrebbe intitolarsi Storia di una metà di soggetto. Dove si trova il vero del rapporto tra questa storia della metà di pollo e la storia della metà di soggetto? Si può prenderlo sotto due angolazioni: la storia, la mia prima lettura, ha determinato lo sviluppo del mio pensiero, come si direbbe in una tesi.unversitaria. E poi la struttura, ossia la storia della metà di pollo, poteva ben rappresentare per l'autore che l'aveva scritta qualcosa da cui si rifletteva non so quale presentimento non della «chicanalisi», come si dice in Le paysan de Paris, ma di quel che concerne il soggetto. Quel che è certo è che c'era anche un'illustrazione: la metà di pollo • era di profilo dal lato buono: non si vedeva l'altra, il taglio, quella dov'era probabilmente, dato che la si vedeva nel suo lato destro, senza cuore e non senza fegato però, nei due sensi della parola. Che cosa vuol dire? Il fatto · è che la verità è nascosta. Ma forse essa non è che assenza. Si sistemerebbe tutto se fosse così! Non ci sarebbe che da sapere tutto quel che c'è da sapere. E dopotutto, perché no? Quando si dice qualcosa non c'è bisogno di aggiun­ gere che è vero. Qui attorno ruota tutta una problematica del giudizio. Sapete bene che Frege pone l'asserzione sotto la forma di un tratto orizzontale e la distingue da quel che succede quando si afferma che è vera mettendovi un tratto ver­ ticale all'estremità sinistra. Ciò diventa allora l'afferma- 41

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