Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983

SPESSORI, il poeta pone la sua trasformazione logica: la radice SPE di SPE-ra entra a far parte di SPE-sso, ma in particolare tanto SPE di SPE-ra quanto SOS di SOS-piro si anagrammano con la permutazione D a gene­ rare ESP e SSO che introducono e sostengono 'spesso' nella forma più estesa ch-ESP-(SP)E-SSO; essa si completa in spesso-ORI nell'inversione contemporanea, per la per­ mutazione S, di IRO presente in sosp-IRO. Inoltre nell'op­ posizione 'ES-ce=esce vs ESSO=entra' la trasformazione del 'sospiro' implica, in questo modo, proprio nel pronome 'esso' il permanere del pensiero nello stesso soggetto lo­ gico del poeta» (p. 192). Indubbiamente i calcoli dell'analisi formale investireb­ bero i legami (tesi e operanti per corrispondenze e mu­ tazioni insieme) tra i suoni, le · «figure fonetiche», e il lavoro di tutti questi elementi come eccedenza, differente svolgimento, trasformazione delle misure e dei significati letterali del testo. Ma qui è intervenuto un calcolo d'altro ordine: ed è responsabile della identificazione di alcune cifre e della loro riproduzione in un sistema di corrispon­ denze e valori simbolici - un sistema tracciato nel testo, ma francamente indipendente dalla struttura discorsiva e dalle significazioni verbali del testo. La domanda è: qual è la funzione di questo calcolo in rapporto alla «si­ gnificanza» del testo? In altri termini: qualunque moda­ lità si prenda in esame, sia pure la più trasgressiva ed eterogenea rispetto alla significazione, c'è da chiedersi qual è la valenza linguistica di questo calcolo. È ancora da dimostrare che il controllo matematico delle permu­ tazioni e la logica delle loro 1dentità e dei loro prodotti abbiano corrispondenze regolari con valori espressivi at­ testati o attestabili nel testo. Così, là dove la corrispon­ denza non risulta per altri rilievi e controlli (più o meno apertamente linguistici), magari allestiti dallo stesso me­ todo, il valore simbolico e la stessa definizione della strut- 171