Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983

tener conto e verifica del fatto che l'elaborazione di quelle strutture in larghe sequenze avviene tramite entità discre­ te e collegate di un sistema «appreso», vale a dire, secondo la netta designazione di Benveniste, del «linguaggio orga­ nizzato». Anche nel riconoscere e dichiarare la poesia in quanto eterogeneità «al senso e alla significazione», biso­ gna continuamente assumere, nella funzione di un limite costitutivo, l'organizzazione sintattica e semantica della lingua come una forma della sua «identità sociale»; anche la «chora» (xwpa.), «anteriore alla nominazione», si com­ prende e si adegua come «modalità di significanza», solo se l'analisi del linguaggio poetico la riproduce come «mo­ dalità eterogenea rispetto al senso», ma al «senso» neces­ sariamente legata da un «rapporto di negazione, oppure di eccedenza» (cfr. J. Kristeva, Materia e senso, Torino, Einaudi, 1980, pp. 162 ss). Ora, il procedimento qui in discussione, mentre non arriva così oltre, alla negazione e all'eccedenza, non ha fondamenti tanto sicuri nei punti e negli oggetti, innume� revoli e di molteplice impiego, in cui diverge dai dati morfologici e dai rapporti semantici della lingua. Da una parte il metodo prende spesso in considerazione, nello scomporre il testo poetico e nell'indagarne ed esporne i profondi sistemi simbolici, le distinztoni e le articolazioni contemplate dalla lingua; dall'altra, nelle sue applicazioni più caratteristiche, prescinde qalle forme e dalle signifi­ cazioni . date (eppur assunte e manipolate come tali dalla lettera del testo) per rintracciare ed esplorare sistemi di equivalenze e· permutazioni autonomi, e per controllarne (col calcolo binario e permutativo) la logica. Poiché non si sa quali giudizi linguistici restano e quali altri entrano in gioco, non è facile condividere, nella scomposizione del testo (del sonetto di Dante) e nel sistema di associa­ zioni e identificazioni psicologiche che l'adegua, l'analisi che ho scelto e che qui riporto come esempio: «Nel rapporto funzionale tra SPE-ra, SOS-p-IRO, ES-ce, 170

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