Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983

fatto che il poeta lavora su un materiale già organizzato da norme e rapporti strutturali suoi propri. Parlo di og­ getti e funzioni che sono esclusivi di questo metodo, di strutture anagrammatiche indubbiamente «sorprendenti» nell'analisi linguistica e letteraria. Per spiegarmi con lo stesso esempio (di innumerevoli processi di scomposizio­ ne e ricomposizione) posto da Sasso nei preliminari al metodo e alle analisi, non parlo dell'allitterazione - un frammento, si dica pure una «linea acustica» di messaggio formale - tra i gruppi RBA, BRA, BAR delle voci «serba» «ombra» «barlumi» de Gli orecchini di Montale; parlo di questi gruppi staccati - come l'analisi li coglie - da tutti gli elementi del testo, distinti come oggetti formati dal poeta, e collegati tra loro e con altri da una prospet­ tazione (estesa versatile) di valori simbolici. Questo lavoro di suddivisione e di definizione deve presupporre - per essere pertinente ed efficace in ogni suo momento - che il poeta lavori su un continuum acustico: mentre lavora su un insieme di unità distinte, articolate e organizzate nei rapporti e nei valori di un sistema; lavora appunto sulla «totalità solidale» (Saussure) del sistema linguistico, che utilizza e trasgredisc� nel formare la sua parola. Se poco o tanto ci affidiamo all'idea di una quantità indif­ ferenziata di elementi acustici - Saussure direbbe di una «sostanza fonica» inarticolata -, siamo portati a confon­ dere con termini e materie da teoria delle fondazioni della lingua l'analisi della formazione della poesia e il metodo della sua interpretazione. È vero che «il poeta non utilizza le parole come nel linguaggio ordinario, cioè come significanti acustici ben distinti tra loro», ma le assume e articola «soprattutto come strutture fonetiche di una sequenza acustica più ampia» (p. 27). Per mantenere, però, la lettura e · l'inter­ pretazione della poesia nel rigoroso equilibrio che le di­ mostra, nella coerenza che le convalida (e predica la «plau­ sibilità» dei loro risultati), a mio parere bisogna sempre 169

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=