Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983

ne nata che ambedue amiamo in lutetia e in amargore. Lui, il bravo 'mperatore apustoloso, in icicles di secoli. Ma a raccontare come io stia gramazzando nella notte per ritrovare il mio bindolo, non dispongo di voce mitica né pitica, che insuffla le grandi emingrazioni delle gentes, Gog e Mahjong, Aquinati e Saussurici, Lacaniones e Ver­ diglieri, venuti prima della storia, perturbati dal celioto­ nante e culmossi. Ohi! ohi! potesse continuare questo sbrego di espira­ zione o diarroia palabratica. Non ci spero un'acca né la vacca che si portò Europa sulle coma per tutt'Europa, a satisfare quel suo bisogno impallente; mentre qui c'è un solo bisogpo, di trovare un halfebeto da far procedere il cunto delli cunti. Digrugno soltanto questi propositi tor­ ciculativi neanche buoni a finire la riga. Nacque anche lui sub Julian, ancor che fosse tardi... tardi, pecché, non è il caso di chiederlo. Linguimbranato, meglio che lasci le questioni di stile, se ne ritorni a bur­ chiellare sul macadam parusico, ai bordi del Paradise Post, e cerchi di ricapezzarsi. S'è _ tanto dislungato (ghigna l'Interlineator) con que·sta fisima fantasima dell'Avventu­ ra! Adesso dove svolterà, a Beau Mont le Vicomte o a Beau Con le Vit Monte? Sento d'essere presso l'umbrilico (de che?) e difatto da questo umbrilico si elicitano ombre. Dentro la nube cinerina un po' cimmeria, un aureo rivo­ lino di piscio, d'oro come in sogno, una luce laurata s'al­ larga, uno strame of faimess che se lo bevono tutto gli occhi; sgorgando come un estuario dai vetri decalcoma­ nati di popotami in fila che si mordono la coda... Nel fime di luce! cristalieni e familiari, chiotti chiotti con il loro testone. Ci vedo klaro, finalmente: con joy, con Freude! Ecco che uscendo dalle scure vicolazioni dove capitò quel po' po' di kidnapping, ecco che approdo al­ l'ingresso dell'Hippopotame. ( ... ) 160

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