Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983
una disposizione ad influenzare i suoi propri ed altrui sentimeriti per mezzo delle cose assenti, come se fossero vive e presenti sotto i nostri occhi. Perfino il più ripugnan te e pauroso dei _ temi può essre trattato metricamente in modo tale che ripugnanza e paura diventino non solo tollerabili, ma addirittura gradevoli e desiderabili. Il me tro priv& dunque il linguaggio della poesia della sua real tà, e trasforma l'esperienza della cosa nella grande sono rità di una ripetizione, in una conoscenza vuota... ed è lì, in quell'a capo continuamente ripreso, che nasce il piacere: dove l'antica apparizione si perde, si disperde, si assottiglia in mille rivoli... D. Coine i mille istmi che potrebbero suddividere e moltiplicare il lago fino ad inabissarlo... [sorride] W. Sì, hai ragione, non pensiamo a questo, seguitiamo piuttosto il gioco della poesia... [recitano ancora insieme la poesia della «Lucciola»] Paola Colaiacomo . NOTA :E. stato il diario di Dorothy Wortsworth, nel quale è quotidiana mente registrato come osservazione della natura, esercizio poetico e lavoro di orticoltura e giardinaggio si intrecciassero nella giornata di Willfam Wordsworth, ad offrirmi lo spunto per le pagine che precedono. Il lettore riconoscerà in esse molti passaggi quasi lette ralmente tradotti, oltre che dal diario di Dorothy, dalle opere poe tiche di William, e dalla sua Guida ai laghi. Mi sono presa, certo, la massima delle libertà: condurre la parola scritta là dove forse essa non è mai stata, sulle labbra e nella viva voce parlante dei suoi «autori». A mia almeno parziale giustificazione potrei avanzare la dichiarazione consueta, in questo caso perfetta mente veritiera: eventi, opinioni, sensazioni, per non parlare dei per- 114
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=