Il piccolo Hans - anno X - n. 37 - gennaio-marzo 1983

Funzione della ripetizione è quella di trasportare con sé, come il cesto di Mosè sul Nilo un «piccolo nucleo di verità' storica»? Tra le due sponde del fiume, mentre rie­ merge la nozione di passaggio, contemporaneamente si riaffaccia la domanda circa l'origine regale. Quali sono i veri genitori? E la famiglia regale è stata la famiglia reale? Ma la ripetizione non ci mostra questo. Immaginiamo il piccolo cesto di Mosé che passa da un lato all'altro del fiume, prima adagio e poi sempre più svelto. Esso diventa ben presto il leit-motiv di una gag musicale con protagoniste due lavandaie; Mosè scompare nella bianche­ ria. La funzione di una ripetizione è un po' quella di una toppa, di una toppa a nascondere il buco, e la verità di Mosè che scompare tra i panni ha qualche connotato della perversione. I connotati della perversione Quali sono i connotati · della perversione? Ma la per­ versione ha dei connotati? Ricordiamo le figurine scure degli scalatori contro la roccia nel sogno di Graziano, le figurette nere stigliate di cui si imprime il contorno, la figura della silhouette che ci ha portato a scoprire la funzione del disegno, a rilevare le modalità di funziona­ mento dell'apparato psichico e a scoprire la dimensione della teoria nella «formula del desiderio e dell'apparato psichico» (il desiderio del sogno è il sogno stesso). Alla superfice piana che siamo venuti fin qui esami­ nando accade qualcosa, la giraffa disegnata dal piccolo Hans è in realtà una giraffa spiegazzata, secondo la de­ scrizione di Hans, termine molto curioso nella descrizione che un bambino fa di un animale sognato e che trova la sua illuminazione nella connessione che abbiamo altro­ ve segnalato tra la teoria del sogno e la teoria dell'appa­ rato psichico. 12

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