Il piccolo Hans - anno IX - n. 36 - ottobre-dicembre 1982
primordiali subito vive». E il cnt1co adduce ad esempio la ballata di gusto villoniano «Chiunque nasce a morte arriva». Nel laboratorio di Michelangelo due posizioni concor– renti - quella d'un vocabolario allusivo e «poetico», e quella d'un vocabolario pratico e concretissimo - rinviano alle due poetiche, quella petrarchesca e quella bernesca 8 • Il riscontro di queste due posizioni nel vivo della scrittura poetica di Michelangelo permette a Contini di definire alcuni interni ritmici del petrarchismo e il movimento proprio della maniera burlesca. Alla ragione biografica di Croce, che intendeva dissipare il mistero d'un rapporto d'anime proprio dell'esegesi romantica, è sopravvenuta u– na ragione di stile: lo sperimentalismo ed espressionismo di Contini sono un passaggio di attivo equilibrio verso la poesia di Michelangelo. Ad. esso, dunque, ancora, si può rinviare, chi voglia una guida accorta nel folto bosco denso di voci delle Rime. Ma il lettore di questa divagazione di storia della cri– tica s'aspetterà a questo punto che anche chi scrive s'av– venturi in un'indicazione di lettura: sempre che quanto detto fin qui non si rassegni nei confini didattici di un «riassunto delle posizioni» e voglia invece spingersi oltre la modestia d'una rassegna. Proporrò, dunque, anch'io, un'antologia, ma coprendomi nientemeno che dietro il no– me di un poeta come Rilke. Proporrò la scelta compiuta da Rilke traduttore di Michelangelo, fermandomi sulla soglia dove il trascorrere d'una lingua poetica nell'altra rinvia - secondo la riflessione di Benjamin - verso quel luogo dove traspare la luce dell'altra lingua, della pura lingua che trascende ogni intenzione e ogni comunicazio– ne. Sola eccezione - concessione al proprio personale gu– sto e alla privata affezione, anche di memoria - due ma– drigali. 72
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