Il piccolo Hans - anno IX - n. 36 - ottobre-dicembre 1982

in nessun caso d'un essere pieno. Che cos'è il desiderio indistruttibile di cui parla Freud per concludere le ultime righe della sua Traumdeutung? Cos'è questo desiderio che niente può cambiare né piegare quando tutto cambia? Questa mancanza d'oblio è la stessa cosa di questa man– canza a essere, perché essere non è nient'altro che dimen– ticare. Questo amore della verità non è nient'altro che l'amore di questa insufficienza, di questa debolezza di cui abbia– mo saputo levare il velo: è questo che la verità nasconde e che si chiama castrazione. Non dovrei aver bisogno di tali richiami che in un certo senso son talmente libreschi. Sembra che presso gli analisti e particolarmente presso di loro, in nome di alcune parole tabù con cui si farfuglia il suo discorso, sia proprio là che non ci si accorge mai di che cos'è la verità: e cioè l'impotenza, e che sopra vi si edifica tutto quel che concerne la verità. Che ci sia amore della debolezza, senza dubbio è questa l'essenza dell'amore e come ho detto, l'amore è appunto dare quel che non si ha, e cioè quel che potrebbe riparare questa insufficienza originaria. E al tempo stesso si concepisce, si dischiude il ruolo, che non so se chiamare più mistico o mistificatore, che è stato dato in ogni tempo, secondo una certa ispirazione, all'amore stesso: perché quest'amo– re universale, come si dice, di cui ci si sbandierano i cenci per calmarci, questo amore universale è precisamen– te ciò con cui noi veliamo, facciamo ostruzione alla verità. Quel che si domanda allo psicoanalista, l'ho già indi– cato l'ultima volta nel mio discorso, non è certo quel che è di competenza del soggetto supposto sapere su cui, ad ascoltarmi come si fa ordinariamente, un pochettino a lato, si è creduto poter fondare il transfert. Ho spesso insistito sul fatto che noi non siamo supposti sapere un gran che. Quel che l'analisi instaura, istituisce, è questo, che è tutto il contrario: è che l'analista dice a colui che sta per cominciare: «Dì qualsiasi cosa, e sarà meraviglio- 188