Il piccolo Hans - anno IX - n. 36 - ottobre-dicembre 1982
si attende il perverso dall'analisi? È questo il ritorno alla normalità? O che le feci-pene si animino in un bambino . non è il risultato più perverso deJla più perversa delle combinazioni? Che cosa accade nella nevrosi quando, nel corso di un'analisi, un'isterica si costringe a rimanere incinta? È un'irruzione sulla scena dell'oggetto assente per eccellen– za, l'apparizione, l'incarnazione del piccolo a. L'effetto è analogo al fare un dono di denaro al per– verso. Nell'un caso e nell'altro la natura matrigna si in– gravida. Diversa è solo la fase della trasformazione del– l'oggetto del desiderio. Ogni passaggio riguarda in qualche modo i caratteri che lo scarto o il residuo vi assume, cfr. V. Finzi Ghisi, Un tratto di terra (forma naturale e forma logica prima· di parlare di nevrosi) in «Il piccolo Hans», n. 32. La «passe» Quando il giro delle pulsioni si chiude intorno al pic– colo a, appare il soggetto. Ma il soggetto della perversione è già là. Se mi soffermo qui su questa « passe» da fobia a perversione, quella probabilmente effettuata dal piccolo Hans, questa del nostro piccolo Guglielmo, è perché que– sto passaggio ha qualche attinenza con la specificità del passaggio all'essere psicoanalista. Prendiamo il caso di omosessualità femminile, la scena descritta da Freud. Innamorata di un'attrice, appunto, di «dubbia fama», cui faceva da «cavalier servente», la paziente di Freud incontra, in compagnia di costei, il proprio padre. A un'oc– chiata di rimprovero del padre, la giovane donna si lancia dal terrapieno della ferrovia sul quale stavano passando. «Niederkommen», dice Freud, lanciarsi giù e, anche, par– torire. 171
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