Il piccolo Hans - anno IX - n. 36 - ottobre-dicembre 1982
la loro figura ...», e così è l'eterno Policinella, nano, col bastone in mano, la raffigurazione imbarazzante di un pene che compare in scena. Guglielmo ruba il libretto della rappresentazione, lo impara a memoria (e sarebbe da approfondire il rapporto tra memoria e perversione ricordando il Cellini che tratta lo studio delle ossa come un'arte mnemonica necessaria per imparare a disegnare), si costruisce in cera la versione malleabile delle marionette di legno, Davide e Golia, in modo da ripetere con loro la recita. Duro e morbido piccolo e grande: le qualità Il figlio, cresciuto, chiede alla madre delle marionette, per mostrarle a un amico, in realtà pensando a un'amica, la quale però, abbiamo visto, lo accoglierà vestita da uf– ficialetto. Marianna gli corre incontro e lui «stringe al petto il bianco corpetto di raso». Il vivo e il morto La madre dà le chiavi a Guglielmo e costui corre a riprendersi le marionette .... «Per un attimo gli parve di · essere tornato indietro negli anni, nel tempo in cui quelle gli sembravano ancora vive, quando, con l'animazione del– la sua voce, col movimento delle sue mani, credeva di dar loro veramente la vita». Ogni perversione è in fondo necrofilia e la necrofilia è imparentata, come afferma Freud nei 3 Saggi, con le forme più alte dell'amore. Così continua Goethe: «Se il primo amore, come in genere si afferma, è quan– to di più bello un cuore possa, presto o tardi, provare, dobbiamo dire tre volte fortunato il nostro eroe, perché 168
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