Il piccolo Hans - anno IX - n. 36 - ottobre-dicembre 1982

va dunque nel verso del sogno. «Entrambe, tecnica dell'in– terpretazione onirica e teoria del lavoro onirico, devono essere create ex-novo». Questo Freud lo diceva nel 1932, al termine quasi del suo lavoro. Il che sta a dirci che tecnica dell'interpretazione e teoria devono sempre essere create ex-novo. Ritroviamo qui quanto avanzavamo all'inizio: il lavoro onirico non è creativo se non quando «crea per così dire nuove superfici», «nella frammentazione, nella compres– sione, nello spostamento». Lavoro onirico e teoria si in– contrano sul terreno del puzzle. Wittgenstein aveva già visto il rapporto del sogno con il puzzle. Ma ciò che mi preme oggi è scoprire le coor– dinate della creatività. Tecnica, teoria, sogno. Una vita costruisce un simbolo come il lavoro onirico produce un sogno All'inizio c'è una tecnica .. Un rapporto all'abilità, che diviene poi rapporto al sintomo, e che solo alla fine si scopre come rapporto al simbolo. Il simbolo è il rilievo, per così dire, che appare solo quando il puzzle è compo– sto. Tessera per tessera, ciò che si compone è una super– ficie piena e ogni pezzo ha per caratteristica di essere riconoscibile non per il frammento di disegno che rappre– senta, ma piuttosto per il colore che lo destina a un angolo piuttosto che a un altro dell'intera composizione. Solo quando l'ultima tessera è collocata, allo sguardo si pro– duce una. visione nuova, qualcosa cambia nella natura dell'oggetto e, invece che gli accostamenti e i contrasti di colore, appare, inaspettata e sorprendente la figura in rilievo. Inaspettata e sorprendente soprattutto perché la sorpresa sta nell'essere sorpresi, giacché la figura era nota sin dall'inizio della composizione del puzzle. Eppure ciò 16

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