Il piccolo Hans - anno IX - n. 36 - ottobre-dicembre 1982

stia per coincidere con il suo opposto, l'antimateria. Se l'incontro avviene, stampo e controstampa, almeno così raccontano, accade l'annullamento. Chi viene semplice– mente derubato dei sogni è tranquillo, spera sempre di riaverli taii e quali, come una suppellettile d'argento o una posata. Io no, temo la sovrapposizione perfetta tra visioni e realtà fino all'annullamento. Io non ci sarei più, allora, e va da sé che non potrei neppure saperlo. Che cosa è dunque successo al tagliatore di ontani? Perché è scomparso? Una mattina il tagliatore di ontani era a buon punto col suo lavoro e continuava a segare alacremente, carico delle energie accumulate nella notte che aveva passato dormendo il profondo sonno del giusto. Ogni tanto si fermava per riprendere fiato e osservare con una punta di compiacimento i frutti del suo operare. Ogni fatica, dicono, vuole la sua gioia, questo pensava il tagliatore mentre osservava i rami di ogni misura che andava accumulando in bell'ordine spiaccicando le foglie ancora vive sotto il peso delle cataste. Man mano che passavano le ore il suo osservare tendeva a prolungarsi, finché, dopo la sosta del mezzodì, forse anche a causa del vino bevuto, così prevalse che il lavoro divenne un intervallo sempre più breve tra un'osservazione e l'altra. Il tagliatore di ontani non si rese conto del passaggio, un tempo infinitesimale, un nano secondo, ma il suo os– servare, divenuto costante, si trasformò, rovesciando le precedenti posizioni, nella realtà. La realtà è allora sol– tanto ciò che egli osserva come in uno specchio infisso al di là delle cataste di legna bene ordinata. Uno specchio alto come la realtà da dove cominciano a arrivare perfino delle voci che chiedono: «Ombra a che cosa? Ombra a che cosa?» con petulanza teatrale. Poi la petulanza si trasforma in tono da minaccia e la minaccia si trasforma in atto. La sega è ora saldamente nelle sue mani che guarda muoversi alacremente di fronte a lui senza che le sue braccia possano controllarle. Dubita che siano le 114

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