Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982

Omaggio reso a Marguerite Duras, Del rapimento di Lol V.Stein Del rapimento - questa parola ci pone enigma. Ogget­ tivo o soggettivo al fatto che sia Lol V. Stein a determi­ narlo? Rapita. Si evoca l'anima, ed è la bellezza che opera. Di questo senso a portata di mano ci si sbarazza come si può, con dei simboli. Rapitrice è anche l'immagine che ci impone quella figura di ferita, di esiliata dalle cose, che non si osa toc­ care, ma che intanto ci fa preda sua. I due movimenti però si annodano in una cifra che si rivela in quel nome sapientemente formulato, nella cur­ va della sua scrittrice: Lol V. Stein. Lol V. Stein: ali di carta, V forbici, Stein la pietra, al gioco della morra - dell'amore - finisce che ti perdi. Rispondono: O, bocca aperta, · che voglio io, a fare tre balzi sull'acqua - fuori gioco dell'amore - dove mi immer­ go? Quest'arte suggerisce che la rapitrice è Marguerite Du­ ras, noi i rapiti. Ma se, affrettando i passi sui passi di Lol, di cui risuona tutto il romanzo, li sentiamo d'un tratto dietro noi, senza aver incrociato nessuno, è forse perché quella creatura va a situarsi in uno spazio sdop- 53

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