Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982

Fiabesco in barocco Il serpente Un serpente del Cunto de li cunti di Giambattista Ba­ sile voleva sposare la figlia del re. Il fatto da potersi · credere andò press'a poco nel modo che segue 1 • Dal giorno che lo trovarono in una fascina, due con­ tadini avevano cresciuto questo serpente come figlio. Era stata specialmente la donna, Sapatella, a volere la cosa, poiché desiderava avere un figlio più di quanto desideri il litigante la sentenza in favore, più di quanto... e così via - come istruisce (aspettative e memoria) la prosa che cominciamo a chiamare in causa - con un «procedimento ternario» 2 in cui rientrano anche l'ammalato che desidera l'acqua fresca e il taverniere che desidera la passata del procaccia. Ma Sapatella, «pe quanto lo marito zappava a iornata, mai arrivava a vedere la ferteletate che dese­ derava» 3 • Dunque la donna aveva trovato «'no bello serpetiello drinto e le frasche», e così si lamentava: «Ecco ca pe fi' a li sierpe fanno li serpunchiole, e io nascette sbentorata a 'sto munno co 'no guallaruso de marito, che con tutto chi sia ortolano non è da tanto da fare 'no 'nsierto». Tutto chiaro, anche l'arguzia popolare tirata avanti nel traslato del marito ortolano, che zappa a giornata (e la donna, 5

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