Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982

manifestano. Osserviamo la struttura generale dell'opera. Dovrebbe richiamare, per lo stesso titolo in lingua, Pen­ tamerone, per la partizione di cinquanta fiabe in cinque giornate, per l'articolazione e studiati particolari della co­ siddetta cornice, la forma e la fortuna del Decamerone; e certo il richiamo e l'osservanza restano come depositati in misure e ingredienti materiali, con effetti di contraffa­ zione (sorvegliati secondo i canoni) nell'adattarsi a un mondo 'strano, goffo, assurdo' 21 emergente dalla vita e dalla fantasia di un popolo. Eppure nella sua articolazione più intima e significante la struttura del Cunto de li cunti assomiglia, più che al Decamerone, a un romanzo antico, 11 libro dei sette savi, che ha inizio da una ingiustizia femminile, il cui castigo è sospeso e preparato da una narrazione di novelle e cadrà proprio al compimento di questa narrazione. . La somiglianza è forse fortuita, ma anche il Cunto de li cunti, veritiero nel titolo napoletano, è una lunga fiaba di cinquanta fiabe, dall'introduzione all'epilogo, e dice come Zoza, figlia del re di Vallepelosa, vincesse la sua malinconia inveterata e ormai famosa in tutto il re­ gno, assistendo per caso ai lazzi di una vecchia stizzita dai dispetti di un paggio; ma la iisata liberatrice le fu troncata in gola da una maledizione della vecchia invipe­ rita: la povera Zoza sarebbe potuta andar sposa solo al principe di Camporotondo, che stava già disteso nella sua tomba e che sarebbe stato richiamato alla vita solo da quella donna che con le sue lacrime avesse riempito u­ n'anfora appesa ad un uncino. L'anfora era là accanto alla sepoltura del principe, in attesa del prodigo pianto di una fanciulla desiderosa di marito. Zoza, che quel de­ siderio provava non meno di tutte le fanciulle delle fiabe, si cimentò nell'impresa. Lasciò il palazzo del padre e s'in­ camminò per il mondo alla ricerca del suo principe; passò paesi, boschi e fiumane, raccolse una noce, una castagna e una nocciuola, doni di fate amorevoli, e, dopo sette 22

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