Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982

e del loro molteplice dominio. Per fare un esempio ricor­ diamo il cunto quinto della terza giornata, Lo scarafone, lo sorece e lo grillo, cunto composto di materie e toni comici, elementi «spiritosi» tra i preferiti, svolto come un capriccio in caricature letterarie della goffaggine e in una schietta vena popolare di candida trivialità. Vi si distinguono due movimenti precisi: con Nardiello, un eroe della schiera degli sciocchi fortunati, che nel primo mo­ vimento fa insensati commerci con le fate, è cacciato dal padre e, proprio con l'aiuto degli animali acquistati, uno scarafaggio che suona «'na chitarrella», un topo ballerino, un grillo canterino, ottiene la sua fortuna, sciogliendo in una risata la settennale malinconia di una principessa, nel secondo perde immediatamente tale fortuna e la ri­ conquista per magie e stratagemmi messi in opera dai tre animali aiutanti, trionfando in un finale in perfetta regola, dove si assiste allo smascheramento di un tanghero nel ruolo involontario di falso eroe, alla trasfigurazione di Nardiello (che nascondeva «bone qualetate» sotto la scorza di «sciaurato») e alle sue nozze con la principessa. Spesso la narrazione del Basile asseconda con agevole abbandono la memoria dei racconti popolari, nella scelta del genere degli ingredienti, nella unilateralità (che non sempre vuol dire semplicità) degli ordini compositivi; ma questo abbandono - che è come accondiscendere, per con­ sumata confidenza con quelle fantasie, a una propizia facilitazione - si svolge sempre in valori espressivi, nel dar gioco e risalto a segni ed elementi della sensibilità e della formazione letteraria operanti nelle stesse strut­ ture. Potrà essere proprio un gioco d'attributi e di moti­ vazioni a complicare lo svolgimento, a occultare e rifare in mobili policrome strutture l'ordine lineare degli ele­ menti funzionali. Le motivazioni e gli attributi, appartengano o no al Cunto de li cunti, non si possono facilmente enucleare e distribuire in sistemi formali, non si segnalano con una 20