Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982
Fisica e biologia, o, se vogliamo, non-vivente e vivente sembrano ora meno lontani. Un esempio potrà meglio chiarire la dinamica di questo avvicinamento. È noto che in un gas si formano di continuo delle goccioline di con densazione che poi evaporano. Ma, quando la temperatura e la pressione sono tali che anche lo stato liquido diventa stabile, c'è una sorta di «misura critica» della goccia che è tanto più piccola quanto più la pressione è elevata e la temperatura è bassa. Se la misura della goccia supera questa soglia l'intero sistema gassoso passa bruscamente allo stato liquido. «Tuttavia - commentano Prigogine e Stengers (La nuova alleanza, pp. 174-175) - si può mostrare che la misura del nucleo critico è tanto più grande quanto più importante è la diffusione che collega tutte le regioni del sistema. In altre parole, ha luogo una comunicazione tanto più veloce all'interno del sistema quanto più grande è la percentuale di fluttuazioni insignificanti che non pos sono cambiare lo stato del sistema, vale a dire, questo stato è tanto più stabile. Come si può interpretare questo concetto di misura critica? Esso è una conseguenza del fatto che il 'mondo esterno', l'ambiente della regione flut tuante, tende sempre a smorzare una fluttuazione. Essa sarà distrutta od amplificata a secondo dell'efficacia del legame tra le regioni fluttuanti e il mondo esterno. [...] La misura critica è [...] determinata da una competizione tra il 'potere di integrazione' del sistema e i meccanismi chimici che amplificano la fluttuazione all'interno della sottoregione fluttuante» (Ibidem). Siamo finora nel non-vivente. Ma il processo più sopra delineato - tecnicamente noto come nucleazione - è un «caso tipico». Per esempio, anche, soggiungono Prigogine e Stengers, per lo studio dei fenomeni sociali, specie pro cessi innescati da quei «gruppi ristretti, esclusi, se non addirittura perseguitati dal resto della società [che sono...] stati promotori di innovazioni che hanno sconvolto le ri spettive società» (Ibidem, p. 175). Questo ovviamente non 186
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