Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982
riferita all'arco riflesso che indica una certa proporziona lità fra l'intensità dello stimolo e quella della reazione. Pure in campo clinico l'indagine dei fenomeni isterici individuava ad esempio sintomi di natura neurologica e psicologica collegabili a traumi di natura psichica ad altri . fattori, che poterono essere dapprima considerati come pura espressione di accresciuto eccitamento del sistema nervoso, e poi riferiti a rappresentazioni psichiche inve stite di una «carica affettiva» (Affektbetrag) corrisponden te ad una somma di eccitamento. Concludendo i suoi Studi sull'isteria, Freud osservava infatti nel 1895 che «si deve distinguere nelle funzioni psichiche qualcosa (Affek tbetrag, somma di eccitamento) che ha tutte le proprietà di una quantità - anche se non possediamo alcun mezzo per misurarla - qualcosa che è suscettibile di aumento, diminuzione, spostamento e scarica e che si diffonde sulle tracce mnestiche delle rappresentazioni come una carica elettrica sulla superficie dei corpi». (G.S. I,305) Da un punto di vista clinico la concezione quantitativa dell'eccitamento neuropsichico poteva dunque risultare ef ficace nel caratterizzare la mutevole intensità dei sintomi, da quelli motori convulsivi o catatonici a quelli di rap presentazioni coatte e sovraintense slegate come nel caso delle allucinazioni da chiari stimoli ambientali. Tale con cezione si incontrava tuttavia con una seria difficoltà, co stituita da un fenomeno molto generale di natura neuro patologica; cioè la sproporzione a volte estremamente am pia fra la intensità degli stimoli ambientali e l'intensità della reazione morbosa. Tale sproporzione poteva tuttavia essere spiegata am mettendo che la reazione non doveva ricondursi solo al- 1'eccitamento prodotto dallo stimolo scatenante ma ad altre cariche di eccitamento interne all'organismo, ad e sempio legate a rappresentazioni latenti prodotte da trau mi lontani nel tempo ed eventualmente . alimentate da 147
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