Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982

può a sua volta fissarsi ereditariamente in istinto (o me­ moria inconscia). Per Spencer tuttavia l'emergere ed il mutare sia della coscienza che dei sentimenti non costi­ tuisce che un duplicato dei processi nervosi. Si tratta di entità non solo inefficaci, come sosteneva Huxley in quan­ to epifenomeni, ma anche entità appiattite sul fisiologico in quanto identificantesi con esso. I sentimenti elementari quali il dolore ed il piacere sorgono per Spencer al pari delle emozioni più complesse dal dissolversi delle azioni ripetitive ed automatiche tendenzialmente inconsce e non hanno altra autonomia di quella che deriva loro dall'es­ sere tonalità delle sensazioni o rappresentazioni. Un'opposizione netta, forse un rovesciamento delle po­ sizioni stesse di Spencer, si ha con l'opera di Bergson del 1896, Matiere et Mémoire. Laddove Spencer vede una continuità evoluzionistica e monistica fra istinto e ragio­ ne, fra automatismo uniforme e ripetitivo e attività mul­ tiforme e flessibile dell'intelligenza, fra processo spinale primario e processo secondario di tipo cerebrale, Bergson pone una frattura netta; non tanto fra processo spinale e cerebrale ormai uniformati nello schema sensoriale e motorio del riflesso, quanto fra materia e spirito, fra quan­ tità e qualità, fra spazialità e durata. Per Bergson il si­ stema nervoso ed il cervello non possono produrre imma­ gini e rappresentazioni coscienti. La percezione che in essi si produce non è coscienza, ma movimento spaziale, o meglio scelta fra azioni motorie incipienti, selezione di quelle immagini spaziali costituenti il mondo e rispetto alle quali deve prodursi l'azione spaziale del corpo. Ciò che costituisce la spazialità o la materia è dunque del tutto distinto dalla coscienza e un contatto fra le due realtà si ha solo nella percezione cosciente. In que­ st'ultima la coscienza, come memoria spontanea, come libero immaginare, si unisce nel cervello al corpo per determinarsi e guidarne l'azione. Questa memoria spon­ tanea che quando non è guida all'azione è sogno o regres- 143

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