Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982
nell'ambito deJla psicologia sperimentale tedesca le inda gini svolgentisi in laboratorio sulla percezione o sui tempi di reazione motoria a scapito degli aspetti globali del comportamento che potevano essere colti con ben minore precisione nell'ambiente clinico. L'emotività o l'affettività che aveva grande evidenza nella psicopatologia era per Wundt circoscritta alla tonalità dei sentimenti che accom pagnano la percezione, quali piacere-dolore, eccitazione depressione, tensione-sollievo. Un tale appiattimento di tutta la vita psichica sui pro cessi sensoriali e motori direttamente percepiti si aveva in questa scuola anche nei riguardi della memoria. Ewald Hering nel 1870 in un suo famoso scritto su questa attività psichica, accettando la netta spartizione metodologica fra psicologia e fisiologia sancita dal principio del paralleli smo, affermava che: «Il legame unitario che connette i fenomeni individuali della nostra coscienza è situato nel nostro mondo inconscio; e noi non conosciamo nulla di esso salvo ciò che ci insegnano le indagini sulle leggi della materia. Dal momento infatti che per gli scopi pu ramente sperimentali 'materia' ed 'inconscio' devono con siderarsi una sola e stessa cosa, così il fisiologo ha tutto il diritto di considerare la memoria come una funzione nel senso lato del termine della sostanza cerebrale i cui risultati rientrano effettivamente, per quanto riguarda una parte di essi, nel dominio della coscienza, mentre un'altra parte non meno essenziale sfugge alla percezione diretta, in quanto consiste di processi puramente materiali». Da questo passo di Hering risulta molto chiaramente come l'aver definito con Fechner e Wundt quale oggetto della nuova psicologia sperimentale ciò che è colto direttamen te nella coscienza spinge l'inconscio fuori del suo ambito, dentro la fisiologia, e comunque tende a ridurre l'affetti vità ad una modalità della percezione cosciente. Nella seconda metà dell'ottocento fra i tentativi più interessanti di considerare la vita psichica nella sua glo- 141
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