Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982

ché io vi farei obiezione; è che voi stessi uscite dall'uni­ versità più o meno eguagliati a delle unità di valore. Ve­ nite a farvi qui unità di valore, uscite di qui timbrati unità di valore». (Rumori dopo diverse contestazioni) «Bene, sembra che la gente non possa parlare di psi­ coanalisi perché si aspetta che sia io a farlo. Ebbene, vi dico · che hanno ragione, visto che in effetti lo farei molto meglio di loro. Il tempo passa, cerchiamo comunque di darvi una pic­ cola idea di ciò che altrove è il mio progetto. Si tratta di articolare una logica, per quanto debole possa apparire, delle mie quattro lettere che hanno l'aria di niente. È sufficiente sapere in base a quale regola fun­ zionano. Una logica che, per debole che appaia, è ancora abbastanza forte per comportare quel che è il segno di questa forza logica, ovvero l'incompletezza. Ma questo ha una conseguenza molto importante, tanto più per i rivo­ luzionari, e cioè che niente è tutto. Da qualsiasi parte prendiate le cose, in qualsiasi modo le rivoltiate, la pro­ prietà di ognuno di questi piccoli schemi a quattro zampe, è di lasciare a ciascuno la sua beanza: a livello del di­ scorso del Maitre, è precisamente quella del recupero del plusvalore; a livello del discorso universitario si tratta d'altro, è quel che vi tormenta, e cioè non che il sapere che vi si dà non sia una struttura solida, ma che non abbiate che una cosa da fare, intesservici dentro con quelli che lavorano, ossia quelli che v1 msegnano e pm preci­ samente a titolo di mezzo di produzione, e allo stesso titolo di plusvalore; a livello del discorso dell'isterica, che è quello che ha consentito il passaggio, il suo pas­ saggio decisivo, dando un senso a ciò che Marx ha arti­ colato storicamente: che ci sono degli avvenimenti storici che non si giudicano che in termini di sintomi. Non si è visto fin dove questo portava sino al giorno in cui si 132

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