Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982
una critica, ed è una vera meraviglia, dell'istituzione psi coanalitica come tale, nella misura in cui è in stretta contraddizione con tutto quel che l'esistenza stessa dello psicoanalista esige. Non posso dire che la sottoscriverei, l'ho già fatto. Sono i miei stessi argomenti. In ogni caso con me essa ha avuto un seguito, una certa proposta che trae le conseguenze in questa impasse così magistral mente dimostrata. Si potrebbe dire da qualche parte, in una noticina, che c'è stato in un posto un estremista che ha cercato di far passare la cosa in una proposta che rinnova radicalmente il senso di tutta la selezione psicoa nalitica. È chiaro che non si può, e non è certo per la gnarmene, dato che secondo le stesse persone interessate, questa contestazione è del tutto campata in aria, gratuita, non c'è nessuna possibilità che modifichi qualcosa dell'at tuale funzionamento dell'Istituto di cui gli autori fanno parte». - (Rumori) - Lacan: «Sono invitato, vi farò notare, ed è bello, è gran de, è generoso, sono invitato...». - X: «Da chi?». - Lacan: «Dal dipartimento di filosofia. Ecco un interro- gativo: lo psicoanalista è rivoluzionario?». - X: «È bene sapere che forse ci sono altri in sala che avrebbero la tentazione di rispondere». - Lacan: «Per il momento son io al banco degli imputati. Si tratta solo di un certo aspetto delle cose che appunto sono accadute nel dipartimento dove oggi non mi trovo, il dipartimento di psicoanalisi: c'è stata una delicata que stione delle unità di valore "' ». X: «Delle unità di valore ce ne freghiamo, se n'è parlato * Unità di valore: sistema di controllo degli studi introdotto nel 1968; al posto degli esami tradizionali i seminari permettono di ottenere delle unità di valore la cui somma costituisce il voto. 130
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