Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982
l'applicazione critica vera e propria, e da tenere come riferi mento di paragone per la speculazione specifica di altri a nostro giudizio; è un altro conto estenderne il senso o prolun garne il valore in modo sistematico: non come specificità pro pria, d'autore, ma «marxista». Infatti, un conto è «ciò che è tipico» in due lettere di Engels e un conto è la «tipicità» o «tipizzazione» assolutizzata da Lukacs, che lo conduce poi alla sua matura costruzione estetologica della «categoria del particolare». Ancora, se Lukacs o altri ribadisce come caratteristica del marxismo la completezza in avanti, l'attraversamento del sapere con un proprio insieme che ha l'asse correlato alla pratica (e al processo storico «unitario» cioè interpretativo nella sua totalità), questo non è controverso; mentre il proble ma delle «lacune» del marxismo, da ciò derivanti, è variamente considerabile, porta errori frequenti nel novecento, e non può essere risolto con fondazioni disciplinari aggiunte e «certe». A far valere un atteggiamento simile in altri interessi si può ben dire che una psicologia, un'attenzione ai livelli dei rapporti interindividuali, una cura critica dei mezzi di comu nicazione, sono sempre presenti e attive nell'opera marxiana, con frammentarietà di spunti e con organicità ad essi sottesa. Ma l'assetto successivo, con costruzione di campi a sé stanti, diviene discutibile, ovvero risulta opera d'altro autore, sia nel caso di una presunta «fedeltà» sia nel caso di una libera «i spirazione». Come dubitarne? per primo Engels ha definito, nel rapporto fra i sessi, un'oppressione sulla donna; in Marx è comunismo rozzo la proprietà comune delle donne, che è di tradizione egualitaristica semplice; o Lenin ha evidenziato con ironia la dipendenza stretta dello scrittore dal suo editore... Non è giusto costruire di qui una sociologia della letteratura di tipo marxista dichiarato; è giusto invece rapportare ciò all'individuazione marxista del potere in generale, e confron tare con ciò la descrizione sociologica in uso; idem per la storia del femminismo o della lotta specifica della donna... E quando Lukacs sviluppa un'estetica dalla lettera evangelica di Engels alla madre di Kautski, come si diceva, o quando Sève argomenta una teoria «marxista» della personalità, o di versamente Adorno svolge una propria teoria dell'antiautorita rismo, siamo sempre dinanzi a un procedimento teorico che ha un senso secondo se stesso. Quando in «Pulsioni e loro destini» Freud definisce la pul- 117
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