Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981

sia dell'empirismo, puramente descrittivo, Rouve propone un'analisi stn1tturale dell'opera di Turner, opera tanto discussa e fraintesa, quanto facilmente liquidata come « pre-impressionista». Se l'arte è un « modo di comuni­ cazione», si può considerare l'opera d'arte particolare come un sistema coerente, come un « sistema di siste­ mi», costituiti di strutture discrete che si relazionano in un certo ordine. Ora, osserva Rouve, il sistema della pit­ tura è condizionato dal colore, « elemento primario della forma e portavoce della significazione». Secondo Dora Vallier, nel suo studio sull'uso del mo­ dello linguistico in pittura, « la struttura spaziale che noi chiamiamo pittura è offerta alla percezione come un insieme d'opposizioni cromatiche. A differenza della scul­ tura che occupa lo spazio in quanto forma tangibile, la pittura lo occupa in quanto colore. È nella struttura del colore e non in quella della forma che si deve, di conse­ guenza, cercare i significanti della pittura». (Malevitch et le modèle linguistique en peinture, « Critique» n. 334, Marzo 1975). Ma la trattazione del colore, secondo Rouve, richiede una sua definizione che lo elevi a livello di pura concet­ tualità: di qui l'introduzione del concetto di « Chroma», quale « disponibilità generale del potenziale cromatico» che precede « l'articolazione di tutti i colori particolari», « di tutte le identità cromatiche possibili», « pura la­ tenza concettuale» . La pittura è allora un sistema i cui elementi costi­ tutivi emergono dal Chroma. Per la definizione di questi elementi Rouve si avvale delle ricerche di Dora Vallier, la quale, posta l'equivalenza grammatica = spazio vi­ sivo, ha dimostrato (vedi « Critique», op. cit., e Pour une definition de l'espace dans l'art, in « Critique», n. 366, novembre 1977) come il modello dell'analisi lingui­ stica dei suoni possa, se applicato ai colori, rivelare il codice della pittura; quest'ultimo rappresenta, al pari delle lingue, un « sistema binario » costituito di due tipi di unità minimali OPP.Oste, quali il vocalismo e il conso­ nantismo. Sulla base di un'accurata analisi fisica del co­ lore-luce e dimostrando la dicotomia fondamentale che si disègna neJ campo percettivo tra cromatismo e acro­ matismo, 1 Vallier designa i colori-pigmento che hanno va­ lore di fonemi in riferimento ai triangoli fonetici di base 224

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