Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981
SADE L'« idea» e altri scritti sul romanzo a cura di Armando Marchi Parma, Pratiche Editrice, 1981. « Idée sur le romans» (pubblicato nel 1800) doveva introdurre la raccolta di novelle Les crimes de l' amour (scritte alla Bastiglia tra il 1787-88). Sade si pone delle domande « Ma perché questo genere di opere porta il nome di Romanzo?», « presso quale popolo dobbiamo cercarne l'origine,quali sono i più celebri?»,« quali sono, infine,le regole per giungere alla perfezione nell'arte dello scrivere romanzi?»,domande a cui risponde facendo li beramente uso,e con una certa svagatezza,del materiale storico-etimologico e teorico offerto dal '700 francese e inglese. Giunge alla conclusione-alibi di affermare di « di pingere» eroi protagonisti di vizi « spaventosi», con l? lodevole finalità di non determinare effetti di « pietà e di amore» per essi. Certo una certa originalità risiede nell'attenzione con ferita agli effetti che sui lettori-destinatari il testo nar rativo può esplicare. Ma come osserva Bataille « rien ne serait plus vain que prendre Sade à la lettre,au sérieux». Per ritrovare la sua voce, sotto la vernice ipocrita e cartesiana del discorso, si richiama l'attenzione, del let tore virtuale dell'« idea», sulle contraddizioni che sfug gono all'autocensura. Per esempio, parlando delle ori gini,egli afferma che il romanzo doveva non solo « spa ventare», ma anche « sedurre», e, nel contesto del cor pus sadiano, non si tratta di certo di una seduzione e di uno spavento produttori di « illusione catartica». Se la funzione didattica settecentesca permane nella sua teorizzazione e prassi, si tratta di una didattica che esalta la violenza. Avventure, viaggi, temi cardinali nel romanzo del '700, non sono da Sade apprezzati e impie gati dal punto di vista del rafforzamento dell'intreccio (intreccio che doveva, secondo i teorici come Huet, vin colare,prima di tutto a una visione « morale» del mondo, come del resto aveva già dichiarato Defoe),ma della pas sione, unica via verso la felicità (« bonheur»). L'imma ginazione creativa (motivo protoromantico) « deve»,per Sade, mutare l'avventura in un crescendo continuo, la cui unica finalità è quella di trasformare la passione in 222
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