Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981
rien savoir » quando indicava in Santa Teresa d'Avila, nel suo erotismo, o nelle giaculatorie mistiche, di Jacob Boehme ad esempio, cifre della presenza di un altro sa pere - del godimento. Montrelay cerca, muovendo da questi confini, oltre dunque la messa in scena nevrotica, oscillando su un corpo senza organi, esposta al pericolo di un'esplosione psicotica, cerca di render ragione di ciò che è stato forcluso (rigettato, non solo rimosso) attua lizzandolo fuori dal circuito fantasmatico, costringendo l'oggetto a al reale: « il baratro dell'Altro è spazializzato orientato erotizzato... dalla traiettoria del significante intorno all'oggetto, il quale soltanto quindi ci permette di accostare sulla scena del fantasma il buco simbolico a quello anatomico dell'orifizio ». È da questo intrec ciarsi di Reale Immaginario e Simbolico cne Montrelay induce il luogo del corpo, la sua materialità palpitante, come crogiuolo-espulsione-nascita di un nom�, atto a per petuare la catena significante: il Nome sj rivela dunque, e si impone, quale vera e propria « Aufhebung » dell'Om bra, nel luogo dove sempre più denso si infittisce il mi stero - della perdita, dell'evanescenza, della morte stes sa - dei corpi. Soltanto per questa « Aufhebung » ( che così Freud designa la sublimazione, e così Lacan la inter preta - quanto distanti da come Hegel la fondava?) il mondo frammentato, il mondo parcellizzato del perver so, la sua iniziazione incessante, possono essere assunti, e torti all'infinito: nel superamento di ogni « Bejahung », di ogni primaria e ingenua affermazione del possesso della legge di accesso al simbolico... si libera un dire al trimenti produttivo. No_n a caso si parla di musica, e scandita come musica si suppone la scrittura, e la voce che la sostiene, e la in vade ; non a caso si rimanda al flusso di figure che ac compagnano Lol V. Stein nel testo di Marguerite Duras; e spesso ancora si rimanda ai corpi-immagini-ombre di uno schermo, allo scandirsi simbolico di essi nel cinema. Certamente è l'inizio di una metafora che si lascia intrav vedere, una metafora successiva ai molteplici e intermi nabili. spostamenti metonimici del dolore, una metafora non già culmine del possibile del calcolo della finzione. Una metafora impossibile? Ellis Danda 214
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=