Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981

ROSINE LEFORT Naissance de l'Autre Paris 1980, Editions du Seuil (in particolare, da p. 7 a p. 260 - « Il caso Nadia»). Ancora: Brian De Palma, Campbell Blank, Dressed to kill (Vestito per uccidere), Milano Mondadori 1981; AA.VV. , Istruzioni per i lavoratori della Viscosa, (Cap. IV, « Diarrea e scarica molle), Rieti, Cisa Viscosa 1937; « Revue Française de Psychanalyse», Colloque de Deau­ ville: Les problems du corps, Parigi, marzo-aprile 1981. « Male e di striscio: Mi sono già spiegato, a proposito di questo inconveniente, procurato dal fatto di camminare» (André Breton) Que se passe-t-il quand je l'appelle plusieurs fois par son nom, Nadia? L'unità del corpo esprime piacere, questa è la traco­ tanza del significato. In questione sono i suoi orifizi e i suoi umori, la ferocia degli indizi clinici, dall'altra, una tecnica ricca di ortografia e povera di amore. Nel pathos la sofferenza come il godimento sopravanzano la cono­ scenza, tanto basta per distanziarsi dal buio del vivere. Nadia, qui, combatte, affamata di fame, ridotta ad un flusso di bava e di merda legata a un « filo di latte sé:nza fine che cola da un seno di vetro». Intanto, nella « bella primavera del 1952», Ecusette de Noireuil riceveva una lettera - è il caso di dire finalmente smarrita - che qualcuno le aveva indirizzato sedici anni prima, quando ella aveva la stessa età in cui Nadia entrava alla « Fonda­ tion Parent de Rosan» - otto mesi. Lettera che conte­ neva un augurio assoluto: « di essere follemente amata». Ieri è morto Jacques Lacan. Adesso Nadia è una gio­ vane donna « che va a testa alta, al contrario di tutti gli altri passanti». Se potessimo incontrarla e porle la do­ manda che riassume tutte le altre : Chi sei? Ci risponde­ rebbe ancora una volta: « Sono l'anima errante». Il corpo del bambino, · ha scritto Léon Kreisler, è ciò che il pediatra sogna e la psicanalisi inventa. Gli scric­ chiolii dell'analisi di Rosine Lefort sono agghiaccianti. Nella sua prosa ci sono due avverbi che ricorrono di fre­ quente: « improvvisamente» e « violentemente». Questo 208

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