Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981

mes la spunta su Lupin] risponde, anticipando Gaston Bachelard: 'I fatti sono fatti '». Occorrerà attendere l'a­ mericano S. S. Van Dine perché il paradigma indiziario­ deduttivo possa essere, sulla scorta di questa critica, ri­ fondato. In La strana morte del signor Benson (1926; ed italiana Mondadori), l'investigatore Philo Vance argo­ menta: « Quando imparerete che la verità non si può sco­ prire, partendo puramente da tracce materiali o indizia­ rie? Esse non sono inutili, ma addirittura pericolose... Voi vi avvicinate al delitto con l'idea fissa che il crimi­ nale sia uno stupido e un pasticcione. Non avete mai pen­ sato che se un inquirente può vedere un indizio qualsia­ si, il criminale può averne visti di più importanti e averli fatti scomparire o averli truccati per non essere scoper­ to». E propone un metodo alternativo che, questo sì, rammenta Morelli, molto di più di quanto non « mo­ relleggi» Sherlock Holmes, come sostiene Ginzburg: « La verità può solamente scaturire dall'analisi degli ele­ menti psicologici del delitto. I soli veri indizi sono psi­ cologici, non materiali. Il vero conoscitore di pittura, per esempio, nell'attribuire un'opera, non giudica in base a un esame fisico della tela o a un'analisi chimica dei colori, ma studiando la personalità creativa rivelata nel­ la concezione e nell'esecuzione del quadro. Ed è su que­ sto concetto che si fonda l'unica grande possibilità della scoperta. Appunto come un buon conoscitore può esa­ minare un quadro e dirti chi l'ha dipinto, così l'esperto psicologico può dirti, in seguito all'analisi compiuta, chi ha commesso un delitto, se conoscesse già l'individuo, oppure ti può descrivere con matematica sicurezza la qualità e il carattere del criminale». (Una nota a pié di pagina avverte che Philo Vance riattribuì un Concerto campestre da Tiziano a Giorgione. Così come fece Morelli per la Venere sdraiata).. Ma questa, dicevo, non è una uscita dal paradigma indiziario-deduttivo, ne è solo una riformulazione. E infatti Philo Vance conclude il suo 199

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