Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981

1) Intorno ai semi del duro, del rigido, e a quelli del cedevole, del friabile, si istituiscono due isotopie con­ trapposte. La prima va dai«ciottoli aguzzi» del compo­ nimento 6 del I gruppo di poesie (L'eternità è un concet­ to cupo), al«ghiaccio» del componimento 16, fino alle «frecce» (o alla sua versione elettrica: «il fulmine ») - ma ci si accorge che volerne fare un repertorio signifi­ cherebbe inventariare praticamente tutta la raccolta. La diffusione semantica investe il verbo che«sbuca»,«fen­ de»,«sbricciola»,«scheggia»; il lettore potrà comple­ tare la serie che è ricchissima. Ad essa si integra la sua opposta, e pur solidale, serie del cedevole, del friabile: «i ciottoli aguzzi / si scagliano su percorsi segnati / col gesso. La sua voce si sgretola / solo se i grandi vor­ tici si fondono ». Ai ciottoli aguzzi risponde il gesso: ma non basta, la sequenza contiene ben altre due opposizioni, più o meno implicite, dello stesso nucleo duro / cedevole. La voce - come risulterà subito è una esle:r1sione metoni­ mica del corpo, che è figura centrale del cedevole - si sgretola, con un processo proprio a oggetti relativamente resistenti. Mentre i grandi vortici - il vortice è legato al seme dello spazio che si assimila prevalentemente al- 1'aguzzo e al duro - si fondono, si sciolgono nel molle. Il molle è quasi tutto raccolto intorno alle diffusioni metonimiche del paradigma corporale, la carne, le mem­ bra, le singole parti, le funzioni; la serie è integrata da qualche apertura tipo neve, acqua, gassoso ecc.. Ma è intorno al corpo - il componimento 7 della I serie fun­ ziona come mappa di questo corpo - che si aggancia, nella maggior parte dei casi, il nucleo oppositivo. Così prendiamo ad esempio la«bocca dura» (3, I) o anche la«bocca cucita» (13, I); il«corpo di vetro» (3, IV); la «freccia di carne» (4, IV); la«carne stellata» (1, V); il«marmo dei ventricoli» (4, V). «Sulla pista mobile delle tue / natiche piombo nel 191

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