Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981
de retourner à l'agriou.lture, le plus utile et le plus honorable des métiers (p. 352). Alcune connotazioni fisico-spaziali («habitant de la ville») diventano delle categorie etico/morali («sot, orgueilleux, fainéant animai ; laches coquins») che mettono in con trapposizione il cavallo da sella con il cavallo da tiro, il cavallo d'apparato con il cavallo «produttivo». Ed è nella contrapposizione dei due sistemi che, at traverso elementi linguistici come «habitant», si arriva a una contaminazione tra i due sistemi : tra il mondo umano e il mondo equino. Si assiste in tal modo a uno scambio semantico che c_onferisce maggiore informazione ed incisività al discor so sociale. Umanità ed equinità si alleano per manife stare a livello più profondo una rete di relazioni sociali aventi come punti forti da una parte la classe privile. giata e dall'altra la condizione servile. Alcune modalità di comportamento già sottolineate - come l'automatismo - diventano comuni ai soggetti dei due campi e infittiscono le relazioni tra i due sistemi. Inoltre, quando si scopre che effettivamente si tratta del cavallo rubato al padrone, non solo viene continuato il discorso delle relazioni sociali ma si operano ulteriori operazioni di sutura tra campi semantici differenti : a) A peine l'animai eut-il reconnu Jaques et son maitre, qu'il se releva de lui-meme, secoua sa criniere, hennit, se cabra et approcha tendrement son muffle du muffle de son camarade (p. 353). Il cavallo non solo passa dall'immobilità al movimento (movimento che è una scelta sua, movimento verso l'alto) ma ha una serie di reazioni che si inscriverebbero piut tosto nel codice umano : 177
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