Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981
I domestici confermano che si tratta effettivamente del l'ultimo viaggio del suo Capitano, morto nella città vicina. Tutto allora sembra essere « svelato» dalla univocità di segni che vanno a formare un determinato messaggio: sia pure con qualche ombra inquietante l'« hésitation» sembra essere eliminata: dopo il riconoscimento l'epi sodio sembra rientrare nel codice della realtà, della na turalità, dominato com'è dalla marca del nero, segno, alla fine inequivocabile, di morte. Ma un po' più avanti abbiamo la ripetizione della se quenza (b 2) che si presenta comunque con una serie di elementi compositivi mutati. I cavalli prima di tutto non sono più collocati davanti, quasi a condurre il corteo, ma seguono il corteo stesso. Jaques allait entamer l'h i stoire de son Capitaine, Jorsq'Hs entendirent une troupe nombreuse d'hommes et de chevaux qui s'acheminaient derrier eux. C'était le mème char lugubre qui revenait sur ses pas (...) ce cortege était précédé du prè tre en soutane et en surplis, les mains liées derrière le dos; du cocher noir, les mains liés derriere le dos; et des deux valets noirs, les mains liées derriere le dos (69). Jacques vorrebbe chiedere una spiegazione; ma le guardie lo fermano, minacciandolo addirittura di morte. Allora è il padrone che suggerisce una spiegazione « normale»: si tratterebbe di una storia di contrabban dieri che, dopo aver tentato di trasportare delle mercan zie nascoste nella bara, sarebbero stati arrestati dalle guardie; oppure si tratterebbe di un rapimento. Ora qui chiaramente è anche il meccanismo della ri petizione a creare effetti di turbamento in Jacques. E non risulta affatto fuori luogo ricordare alcune afferma zioni di Freud sul « perturbante»: Non tutti forse riconosceranno in un altro fattore, la ripe tizione di avvenimenti consimili, una fonte del sentimento pertW"bante. 165
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