Il piccolo Hans - anno VIII - n. 32 - ottobre-dicembre 1981

Anche qui possiamo registrare immediatamente una serie cli marche che vanno a denotare un codice « fanta­ stique» con inflessioni da « roman gothique». Basterebbe registrare i segmenti più significativi che contengono il lessema « noir » : char drapé de noir chevaux noirs housses noires deux domestiques en noir deux autres vetus de noir chacun sur un cheval caparassonné de noir cocher noir e tener conto dell'atteggiamento « bizarre » di qualche agente della sequenza. Il cocchiere, ad esempio, sembra essere del tutto esau­ torato dalla sua. funzione di guida, funzione che è dele­ gata, per così dire ai quattro cavalli: ce cocher avait la tete penchée, laissait flotter ses guides et conduisait moins ses chevaux qu'ils ne le conduisaient. Come si può facilmente osservare i cavalli non solo oc­ cupano un ruolo rilevante per la frequente occorrenza del vocabolo stesso ma assumono decisamente un ruolo attivo, di attori. Ed ecco, dopo questi segni inquietanti e di « cattivo augurio», dei segni più precisi e cli conferma di alcuni valori precedenti : l'involucro funebre sembra rivelare il suo « contenuto». Jacques infatti lancia un grido, « tombe de son cheval plutòt qu'il n'en descend», si strappa i capelli e si rotola per terra riconoscendo lo stemma del suo Capitano. Il y avait en effet dans le char un long cerceuil sous un drap mortuaire, une épée avec un cordon, et à còté du cercueil un pretre, son bréviaire à la main et psalmo­ diant. (p. 62) 164

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